PORTA FIORENTINA
Porta Fiorentina, che costituisce l'accesso alla zona settentrionale del centro storico, è collocata in quello che, in antico, era chiamato Terziere di Mercato. Quando i pisani, fra il 1250 e il 1260, ampliarono il circuito murario cingendo con fortificazioni il cosiddetto Colle del Paradiso, l’attuale Piazza San Francesco, crearono anche l’apertura conosciuta allora come Porta del Mercato o Porta Santa Maria.
L’accesso è costituito da una doppia porta: passata l'antiporta, un grande portale bugnato in arenaria descritto dalle fonti come “porta esterna di Santa Maria”, si trova un’apertura interna a tre archi sovrastata da un’immagine alquanto consunta di San Michele, patrono della città. Sulla parete della porta che si affaccia su Corso Italia, sotto una tettoia a due spioventi, si trova affresco di metà Ottocento che rappresenta l’Immacolata Concezione.
Anche in questa zona, come fuori Porta Sant’ Angelo, c’era un serraglio per costringere i viandanti a pagare la gabella e delle “caselle” per il ricovero delle guardie e degli addetti ai pedaggi. A difesa della porzione settentrionale del circuito murario esistevano varie torri, una delle quali, quella degli Assi, è attualmente occupata da un bar. La struttura era così
denominata perché circondata da palchi costruiti con grandi assi di legno di cui, oggi, restano solamente le grosse mensole in pietra che li sorreggevano.
La torre, in origine più imponente di quando appaia oggi, fu sbassata nel XVIII secolo e coperta con un tetto ad unica falda. A questa epoca risalgono anche interventi di demolizione del contiguo circuito murario finalizzati al recupero di materiale da costruzione e alla creazione di affacci e terrazzi sulla valle “per aver luce e veder la visuale”.